Una maggiore aderenza alla dieta mediterranea è associata ad una riduzione del rischio di malattia di Alzheimer
Precedenti ricerche sulla malattia di Alzheimer avevano focalizzato l’attenzione sui componenti della dieta.
C’è evidenza, ad esempio, che la dieta mediterranea sia associata ad un più basso rischio di malattia cardiovascolare, di diverse forme di tumore e di mortalità totale.
Uno studio coordinato da Ricercatori della Columbia University Medical Center di New York ha valutato l’esistenza dell’associazione tra la dieta mediterranea ed il rischio di malattia di Alzheimer.
Un totale di 2258 pazienti sono stati valutati in modo prospettico ogni 1.5 anni.
Durante il periodo di follow-up di 4 anni, sono stati osservati 262 casi di malattia di Alzheimer.
La maggiore aderenza alla dieta mediterranea è risultata associata ad un più basso rischio di malattia di Alzheimer ( hazard ratio, HR = 0.91; p = 0.015 ).
Rispetto ai soggetti nel più basso terzile, i soggetti nel terzile intermedio presentavano un hazard ratio ( HR ) per la malattia di Alzheimer di 0.85 e quelli del più alto terzile presentavano un HR di 0.60 ( p per trend = 0.007 ).
I dati hanno mostrato che una più alta aderenza alla dieta mediterranea è associata ad una riduzione del rischio di malattia di Alzheimer. ( Xagena2006 )
Scarmeas N et al, Ann Neurol 2006; 59: 912-921
Neuro2006
Indietro
Altri articoli
Dieta MIND e dieta mediterranea per il ritardo neurodegenerativo nella malattia di Alzheimer
La dieta può ridurre il rischio di demenza da Alzheimer e rallentare il declino cognitivo, ma la comprensione dei meccanismi...
Lecanemab nella malattia di Alzheimer precoce
L'accumulo di beta-amiloide aggregata solubile e insolubile ( A-beta ) può avviare o potenziare i processi patologici nella malattia di...
Donanemab nella malattia di Alzheimer sintomatica precoce: studio TRAILBLAZER-ALZ 2
Esistono trattamenti efficaci limitati per la malattia di Alzheimer. Sono stati valutati l'efficacia e gli eventi avversi di Donanemab, un...
Malattia di Alzheimer ed epilessia
Studi osservazionali hanno suggerito una relazione bidirezionale tra la malattia di Alzheimer ( AD ) e l'epilessia. Resta tuttavia dibattuto...
Sicurezza ed efficacia di Semorinemab nella malattia di Alzheimer da lieve a moderata: studio Lauriet
L'accumulo di grovigli neurofibrillari di proteina tau nella malattia di Alzheimer è correlato al declino cognitivo. Le immunoterapie anti-tau sono...
Solanezumab nella malattia di Alzheimer preclinica
Gli studi su anticorpi monoclonali mirati a varie forme di amiloide in diversi stadi della malattia di Alzheimer hanno avuto...
Gantenerumab nella malattia di Alzheimer in fase iniziale
Gli anticorpi monoclonali che prendono di mira l'amiloide-beta ( A-beta ) hanno il potenziale di rallentare il declino cognitivo e...
Anomalie di imaging correlate all'amiloide in due studi di fase 3 che hanno valutato Aducanumab nei pazienti con malattia di Alzheimer in fase iniziale
Gli studi clinici randomizzati di fase 3 EMERGE ed ENGAGE su Aducanumab ( Aduhelm ) forniscono un solido set...
Lieve deterioramento cognitivo con corpi di Lewy o con malattia di Alzheimer, progressione a demenza
Per determinare se il deterioramento cognitivo lieve con corpi di Lewy o il deterioramento cognitivo lieve con malattia di Alzheimer...
Sicurezza ed efficacia del Pioglitazone per ritardare il deterioramento cognitivo nelle persone a rischio di malattia di Alzheimer: studio TOMMORROW
L'identificazione delle persone a rischio di deterioramento cognitivo è essenziale per migliorare il reclutamento negli studi di prevenzione secondaria della...